Tel. 0835/675015 - Fax 0835/1673005
Email info@parcogallipolicognato.it
PEC: parcogallipolicognato@cert.ruparbasilicata.it
I principali sono: torrente Salandrella con gli affluenti Giovinazzo, S. Giovanni, Grottiglio, Vaddienne, dello Zingaro; e il torrente Poste con gli affluenti Castria, Scazzarelli, Guallenida, Pullice, Valle Gannega.
Ente Gestore: Ente Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane
L’Ente gestore dell'area protetta di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane è stato istituito con Legge Regionale n. 47 del 1997.
L'area del Parco naturale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane comprende i territori dei Comuni di Pietrapertosa, Castelmezzano, Accettura, Calciano e Oliveto Lucano così come compresi nel Piano Territoriale Paesistico di area vasta GalIipoli-Cognato approvato con legge regionale 12 febbraio 1990, n. 3 e fatta esclusione della porzione di territorio sulla quale ricade la Riserva antropologica Monte Croccia istituita con D.M. 11 settembre 1971 dal Ministero Agricoltura e Foreste.
L’istituzione dei Parco naturale di Gallipoli Cognato Picoole Dolomiti Lucane finalizza la propria, attività al conseguimento dei seguenti obiettivi:
a) tutelare e conservare le caratteristiche naturali, ambientali, paesaggistiche, geologiche, geomorfologiche e storico-archeologiche deI territorio del Parco;
b) proteggere le specie animali e vegetali autoctone nell’area naturale, ricostituendo il loro habitat e reintroducendo quelle non più presenti o in via di estinzione;
c) organizzare il territorio per la fruizione a fini culturali, scientifici, didattici, turistici e ricreativi, promuovendo iniziative atte a suscitare interesse e rispetto per gli ambienti naturali;
d) favorire lo sviluppo del turismo rurale e dell’agriturismo, l’escursionismo, nonché le visite didattiche e di svago;
e) promuovere interventi di sviluppo compatibile economico, produttivo e sociale dell’area del Parco con particolare riferimento alle attività agro-silvo-pastorali tradizionali e di agricoltura biologica;
f) salvaguardare e valorizzare le tradizioni e gli aspetti antropologici dell’area, con particolare riferimento agli insediamenti rurali ed ai culti arborei dell’area;
g) salvaguardare e valorizzare i centri storici ed i nuclei rurali, anche attraverso il recupero della cultura della manutenzione anche ai fini della destinazione turistica;
h) sviluppare azioni volte a svolgere una efficace azione di manutenzione del territorio e di recupero delle aree degradate anche attraverso interventi di sistemazioni idraulico-forestali e con tecniche ecocompatibili ed attraverso la redazione dei piani di assestamento forestale casi come previsto dal R.D.L. n. 3267 del 1923.
Navigando in questa sezione potrete avere informazioni sulla vita istituzionale dell’Ente, sulle sue attività e su documenti ufficiali.