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A rendere ancor più suggestivo il luogo vi è il torrente Rio di Capperino, un affluente del Basento che ha scavato una profonda gola che divide a Nord le Murge di Castelmezzano dalla Costa di S. Martino a sud.
Come "Giganti emersi dal mare" si levano maestose Le Dolomiti Lucane, caratterizzate da alte guglie che con le proprie sagome hanno evocato e suggerito nomi fantasiosi quali l'aquila reale, l'incudine, la grande madre, la civetta.
La nascita di queste montagna risale a 15 milioni di anni fa (Miocene medio) periodo in cui si formarono in fondo al mare le arenarie che oggi costituiscono le rocce. Il gruppo più elevato è quello della Costa di S. Martino chiamato Piccole Dolomiti in quanto riproduce l'asprezza e le caratteristiche delle famose Pule Trentine.
Altrettanto importanti sono i picchi delle Murge di Castelmezzano e le guglie di Monte Carrozze. Sulle Dolomiti, negli anfratti più inaccessibili fanno il loro nido splendidi esemplari di nibbio reale, gheppio, falco pellegrino oltre che la rara e protetta Cicogna Nera, oggetto di studio ed osservazione puntuale da parte dell'Ente Parco.
Benchè le guglie risultano quasi prive di vegetazione, si trovano interessanti specie di piante quali la valeriana rossa, la lunaria annua, l'onosma lucana. A ridosso delle vette delle Dolomiti Lucane vi sono i Comuni di Castelmezzano e Pietrapertosa, quest'ultimo posta a circa 1.000 mt s.l.m.. Da questi paesi è possibile ammirare l'incredibile paesaggio delle Dolomiti nonchè percorrere i numerosi sentieri attraverso i quali raggiungere i posti più suggestivi.